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Banche meno selettive
“Nel secondo trimestre del 2015 è proseguito l’allentamento dei criteri di offerta dei prestiti a imprese e famiglie, riflettendo soprattutto la maggiore pressione concorrenziale tra le banche e il miglioramento della posizione di liquidità degli intermediari”.
Inizia così la nota diffusa sull’Indagine sul Credito Bancario (Bank Lending Survey) condotta dalla Banca d’Italia in collaborazione con la Banca Centrale Europea. Il quadro che emerge dai dati nazionali per il secondo semestre del 2015 è quello di istituti di credito sempre meno selettivi nella concessione di mutui ad imprese e famiglie.
“Le più favorevoli politiche creditizie“, continua la nota, “si sono tradotte principalmente in una ulteriore riduzione dei margini di interesse applicati alla media dei prestiti e in un incremento delle quantità concesse“.
Come si vede dal grafico, i tassi di interesse legati alla concessione di nuovi finanziamenti, continuano la loro corsa al ribasso ed oscillano tra il 2% ed il 3%. Sembra lontanissimo il periodo in cui le banche applicavano alle famiglie tassi di interesse sopra il 5%. La conseguenza di questa continua riduzione non può che essere l’ incremento della domanda di mutuo da parte dei consumatori.
Per il terzo trimestre dell’anno gli intermediari “si attendono condizioni di offerta invariate sia per i prestiti alle imprese sia per i mutui alle famiglie per l’acquisto di abitazioni”. La domanda di prestiti da parte delle imprese e delle famiglie «è aumentata rispetto al trimestre precedente; essa si rafforzerebbe ulteriormente nel trimestre in corso».
Questo incremento della domanda da parte delle famiglie è confermato anche dalle ultime rilevazioni fornite da Crif. Secondo quest’ultima infatti, la richiesta di finanziamenti da parte delle famiglie segna +81,1% rispetto allo stesso mese del 2014 “nel segno della continuità rispetto alle brillanti performance già registrate nei mesi precedenti”. Nello specifico, l’incremento rilevato da Crif nel mese di giugno è “inferiore di poco al record assoluto fatto registrare nel mese di maggio e va a consolidare il progressivo riavvicinamento dei volumi ai livelli precedenti la grande depressione che colpì il comparto nel biennio 2011-2012″.
Tuttavia va sottolineato come l’importo medio richiesto rimanga contenuto: nel mese appena concluso si è attestato a 122671,00 euro, al di sotto dei valori registrati nello stesso mese degli anni precedenti ma, soprattutto, distante dagli oltre 140000,00 euro del giugno 2010. Boom e importi medi più bassi sono palesemente influenzati dal fenomeno delle surroghe e dalla continua diminuzione del prezzo degli immobili residenziali.