
21 Marzo 2016..la fine delle surroghe?
Come spesso accade in Italia, sta passando un pò in sordina, ma c’è il rischio concreto per chi ha un mutuo, che dal prossimo anno venga reintrodotta la penale sull’estinzione anticipata. Si tratta di quella penale (che oscillava tra l’1,5% e il 2%) calcolata sul debito residuo del mutuo nel momento in cui si decideva di estinguere parzialmente o totalmente il debito nei confronti delle banche.
Nel 2007 con l’introduzione della Legge Bersani, la penale (sui mutui sottoscritti da allora, cioè da febbraio 2007) è stata cancellata (mentre è rimasta per i mutui precedenti ma con una revisione al ribasso a seconda delle casistiche, della tipologia di tasso e dell’anno di stipula).
La lobby bancaria europea si è mossa: il 4 febbraio 2014 è stata approvata la direttiva Mcd, Mortgage credit directive. Ma se ne comincia a parlare solo adesso in Italia perché il 2 luglio 2015 l’Italia ha recepito la direttiva con una legge delega. Entro il 21 marzo 2016 l’Italia dovrà introdurre ufficialmente nel proprio ordinamento la direttiva con una serie di decreti delegati. Nella direttiva si parla di “indennizzo” e non di “penale” perché dal punto di vista degli istituti di credito quando un cliente chiude in anticipo il contratto c’è il rischio che una parte di costi fissi sostenuti per acquisirlo e per la stipula del mutuo non venga ammortizzato. È per questo che la direttiva indica sì che “l’estinzione anticipata” è un diritto per il mutuatario ma anche che le banche hanno diritto a un “indennizzo”. Il conflitto tra le parti in causa è evidente.
Una precisazione è però doverosa: se la penale sui mutui tornerà sarà per una scelta dell’Italia. Infatti, la direttiva Mcd offre la possibilità di scegliere. L’articolo 2 prevede che «la presente direttiva non impedisce
agli Stati membri di mantenere o introdurre disposizioni più stringenti per tutelare i consumatori». E poi l’articolo 25 sull’estinzione anticipata rileva che lo Stato «può» prevedere per i mutui un «indennizzo equo e obiettivo». Tra il «può» e il «deve» c’è la forte pressione degli istituti di credito europei affinché venga reintrodotto uno strumento che l’Italia era riuscita ad annullare nel 2007 a vantaggio dei mutuatari e di un mercato più flessibile.
Grazie alla Legge Bersani è via via decollato il mercato delle surroghe, che consistono nella chiusura del vecchio mutuo presso la propria banca e nell’apertura di uno nuovo a condizioni migliori presso un altro istituto senza sostenere costi accessori (istruttoria, stipula ecc..). Il mercato delle surroghe sta trainando la ripartenza del mercato dei mutui nel 2015 in Italia, con contratti complessivi in aumento dell’82,5% rispetto all’anno precedente (l’apporto delle surroghe è nell’ordine del 30-40%).
Come comportarsi quindi in vista del 21 marzo 2016? Conviene surrogare il proprio mutuo prima che l’Italia “scelga” di introdurre quello che per le banche è un indennizzo mentre per i consumatori resta una penale?
Per rispondere con esattezza a questa domanda bisognerà aspettare il testo del decreto delegato che difatti introdurrà la modifica in Italia. Tuttavia possiamo ipotizzare che la penale non potrà essere retroattiva, cioè non potrà applicarsi sui mutui stipulati tra il 2007 e il 20 marzo 2016. Pertanto, per questi mutui si dovrebbe poter surrogare a costo zero anche dal 21 marzo 2016. Questo perché questi mutui sui contratti hanno scritto chiaro e tondo che “non è prevista una penale in caso di estinzione parziale o totale del mutuo“.
La palla passa al governo italiano, il quale avrà la possibilità di non introdurre l’indennizzo e schierarsi dalla parte dei consumatori e non da quella degli istituti di credito. Utopia??