Cessione del quinto
La cessione del quinto è una forma particolare di prestito destinata a lavoratori dipendenti, pubblici e privati, e ai pensionati. Si tratta di un prestito garantito che viene ripagato con addebito diretto sulla busta paga oppure sul cedolino della pensione e la cui rata periodica non può essere superiore ad un quinto dello stipendio o della pensione.
La durata massima consentita è di 120 mesi e la minima abitualmente non è inferiore ai 24 mesi e può essere richiesta anche da soggetti che hanno avuto qualche disguido con le banche.
L’importo massimo finanziabile è determinato:
- dal TFR maturato e dallo stipendio netto percepito per i dipendenti;
- dall’entità della pensione per i pensionati.
Non sono necessari garanti, fideiussioni o ipoteche, la garanzia principale è costituita dal salario stesso e dal TFR. Per questo finanziamento sono obbligatorie per legge due coperture assicurative: “rischio impiego” e “rischio morte”.
La cessione del quinto può coesistere con altri prestiti che hanno simili modalità di rimborso, come per esempio la delega di pagamento: in questo caso, l’importo massimo erogabile è ulteriormente estendibile e la somma delle rate può raggiungere una quota dello stipendio pari a due quinti (cioè il 40%). Questo tipo di finanziamento si rende solitamente necessario quando c’è bisogno di una somma particolarmente alta, che non potrebbe essere ottenuta con la sola cessione.
E’ vietato dalla legge contrarre una nuova cessione del quinto dello stipendio prima che sia trascorso un tempo pari ai due quinti dell’intera durata del prestito iniziale, cioè se non sono trascorsi due anni dall’inizio del prestito, se questo era quinquennale, o quattro anni, se era decennale.
VANTAGGI
- Facile da ottenere: bastano pochi documenti e non occorre motivare la richiesta del finanziamento
- Garantito: sia in caso di perdita del lavoro, che in caso di decesso
- Vantaggioso: i tassi di interesse sono molto più bassi rispetto a quelli di un normale prestito personale